Il petrolio preme sulle borse internazionali e, nonostante le voci rassicuranti che parlano di un assestamento dei prezzi nel 2017, le quotazioni degli ultimi giorni sono tornate a scendere, a Londra così come nella Grande Mela. Si tratta di un deciso passo indietro, che ha indotto il costo del greggio ai problematici limiti del marzo dello scorso anno.
Cosa ha provocato la speculazione al ribasso in tempi recenti? Secondo gli analisti l’Arabia Saudita ha giocato un ruolo di rilevo nell’abbassamento dei prezzi più recenti, perché il maggiore produttore di oro nero al mondo ha toccato l’apice della produzione con un aumento di 10.67 milioni di barili al giorno che ha superato il precedente record di 10.56 milioni di barili. La produzione arabica aumenta in estate per ragioni naturali, in quanto sale la domanda di combustibile per alimentare i sistemi refrigeranti nel paese, ma con il calo delle temperature si potrà definire se l’aumento di produzione è stato un puro fenomeno ‘stagionale’, o una tendenza che proseguirà anche nei mesi autunnali.
Quotazione Petrolio in tempo reale
La comunità economica teme infatti che il paese voglia recedere dalla strategia finora messa in atto e produrre il più possibile petrolio, per ostacolare la ripresa dell’Iran, avversario da sempre in campo politico e industriale, nonché per mettere in seria difficoltà la produzione statunitense che si rivela essere in ripresa dopo il rialzo dei prezzi. Il prossimo vertice Opec, in programmazione per il 26 settembre ad Algeri si propone quindi un evento in grado d chiarire la situazione e di stabilire se l’aumento di produzione arabica è da imputarsi ad un periodo o se si tratta di una precisa volontà, che rischia ancora una volta di gettare scompiglio negli equilibri economici e finanziario internazionali.