Proseguirà il trend al ribasso dell’Euro nonostante il timido consolidamento della moneta unica registrato nelle ultime sedute sui mercati forex. Gli analisti di BofA Merrill Lynch hanno nuovamente abbassato le stime sul cambio: per la fine dell’anno è previsto a quota 1,14. Atteso dunque un ulteriore rafforzamento del dollaro, sostenuto dalla politica fiscale degli Usa e dagli interventi annunciati della Fed, malgrado la guerra commerciale in atto sui dazi tra Stati Uniti e Cina.
Euro, stime ancora in calo
Diversi gli analisti che hanno aggiornato nelle ultime ore le previsioni sulle quotazioni dell’Euro. Tra questi BofA Merrill Lynch che ha diffuso le nuove stime sul cambio. Secondo gli esperti, il dollaro darà vita ad una nuova fase di consolidamento, in una misura maggiore rispetto alle precedenti rilevazioni.
Nel dettaglio, la banca di investimenti statunitense prevede che per la fine di settembre la moneta unica scenderà ancora sul biglietto verde a quota 1,12 dall’attuale livello di 1,17.
Una nuova più intensa fase ribassista attende dunque l’euro, un calo maggiore rispetto alle precedenti previsioni. Per la fine dell’anno in corso, il rapporto tra le due monete, secondo gli analisti di BofA, sarebbe dovuto salire a quota 1,20.
Nelle ultime sedute però sono state riviste al rialzo le previsioni per il dollaro, un ulteriore rafforzamento del biglietto verde a discapito di un euro che resta ancora piuttosto debole.
Dollaro, i dazi non influiranno sulle quotazioni
Gli analisti di BofA ritengono che lo scenario dell’attuale guerra commerciale dei dazi non influirà più di tanto sul quadro macro economico degli Usa, i cui indici rimangono tutti largamente positivi.
L’economia americana è attesa in consolidamento, supportata anche dalla Fed. La banca centrale statunitense proseguirà nella sua manovra restrittiva, come dimostrano gli ulteriori rialzi dei tassi d’interesse attesi nel 2018 (in tutto 2) e per il prossimo anno (3).
Interventi che influiranno direttamente sulle quotazioni del dollaro, stimato in ulteriore apprezzamento.Le tensioni commerciali, secondo la banca americana, influiranno maggiormente sull’Europa rispetto agli Stati Uniti dove gli stimoli fiscali sono al momento più performanti. Da un lato la Fed proseguirà nella sua azione di rialzo dei tassi mentre dall’altro la Bce li lascerà invariati per almeno un anno, come annunciato peraltro già da qualche settimana.
Al momento sui mercati valutari il cambio EUR/USD è in calo dello 0,05 per cento a quota 1,1739.