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Petrolio prezzi in discesa

Le quotazioni del petrolio in deciso calo anche in questo inizio di settimana. Tra i motivi degli ultimi ribassi, i dati su un nuovo aumento della produzione dello shale oil americano e le conferme delle previsioni sul rallentamento dell’economia globale. A preoccupare gli analisti anche il caos in Venezuela.

Petrolio quotazioni in ribasso

Il prezzo del greggio è tornato in area negativa nel corso delle ultime ore sui mercati delle materie prime.

Tra i motivi dei ribassi delle quotazioni, gli ultimi dati pubblicati lo scorso fine settimana sugli impianti di trivellazione americani. La crescita della produzione statunitense ha contribuito a far scendere i prezzi dell’oro nero, su timori di un eccessivo squilibrio tra domanda e offerta.

Nello specifico, gli impianti trivellazione Baker Hughes hanno segnato un rialzo, traducendosi in un nuovo incremento della produzione a stelle e strisce a 12 milioni di barili al giorno nella parte finale del 2018.

Le preoccupazioni per una eccessiva offerta di greggio hanno dunque prodotto un immediato ribasso delle quotazioni.

Non solo però le notizie provenienti dal Nord America a influenzare il prezzo del greggio nelle ultime ore ma anche i dati macro non incoraggianti e l’acuirsi della crisi in Venezuela.

Petrolio giù su timori rallentamento crescita globale e caos Venezuela

I dati macroeconomici e le conferme su un rallentamento dell’economia mondiale fanno crollare il prezzo della materia prima.

I timori su una minore domanda proveniente dal Vecchio Continente, associata alla guerra commerciale tra Usa e Cina, spingono giù le quotazioni.

Secondo una parte degli analisti la discesa proseguirà nel corso delle prossime settimane, probabilmente spingendo il greggio fino a quota 50 dollari al barile.

Un altro elemento a preoccupare gli esperti è il caos politico in Venezuela.

La crisi di Caracas sembra non aver fine dopo che Juan Guaido, leader del partito di opposizione, si è autoproclamato presidente.

Il paese è diviso tra sostenitori dello stesso Guaido e fautori di Maduro, con gli analisti non escludere possibili sanzioni di Donald Trump, deciso ad interrompere le importazioni di greggio dal paese. Ricordiamo che le esportazioni petrolifere del Venezuela alla fine del 2018 sono crollate ai minimi degli ultimi 30 anni.

Al momento sui mercati il prezzo del Brent sta scambiando in calo dell’1,51 per cento a quota 60,71 dollari mentre il Wti è in ribasso dell’1,68 per cento a 52,79 dollari al barile.

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