HomeForexEUR/USDL’Oro torna a brillare: +0.70% a 1240 dollari l’oncia

L’Oro torna a brillare: +0.70% a 1240 dollari l’oncia

La sessione di mercoledì dell’Oro è stata parecchio positiva, dopo un inizio non proprio stellare da parte di questo mercato che si trova veramente in un momento magico in queste ultime settimane.

Tuttavia nelle ultime ore il rally si è affievolito, a causa dello spostamento di investimenti verso lidi a basso rischio, come quello dello Yen Giapponese, principalmente a causa dell’azionario di Wall Street che è di nuovo raggiante.

Tuttavia, un pullback dei mercati a fine giornata, ha consentito all’oro di finire la sessione con un positivo +0.70%, superando quindi la barriera di 1240. Ecco la situazione attuale dell’Oro:

situazione-oro-marzo-2016

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Come potete notare  da questi due grafici tecnici di XAU/USD (ORO), la materia prima si è mossa in maniera impetuosa sin dall’inizio del 2016, passando in pochissimo tempo da 1100 a 1240 dollari l’oncia. Il denaro continua a correre quindi, sopratutto negli ETF dell’Oro. Il miglior ETF dell’Oro, l’SPDER Gold Trust, è cresciuto di addirittura l’1.15%, andando a 786 punti, il massimo livello dal settembre 2014.

Petrolio

Per quanto riguarda un’altra materia prima altrettanto importante, il Petrolio, la sessione si è rivelata molto positiva per il greggio; che chiude la sessione con un rialzo pari al 2.85% andando quindi a 34.74 dollari al barile. Questo rialzo è maggiormente da imputare all’American Petroleum Institute, che ha annunciato dati sugli inventari bullish durante la giornata di martedì scorso.

L’API ha affermato durante la giornata di martedì che gli inventari del petrolio sono saliti a 9.9 milioni di barili rispetto alle stime di 3.6 milioni di barili. Questo ha portato il Petrolio ad un crollo improvviso. Tuttavia dopo qualche ora, L’EIA ha affermato che la produzione di petrolio è crollata di circa 25k barili al giorno, andando quindi a 9 milioni al giorno, al ribasso di rispetto al massimo di 9.6 milioni di barili. Questo ha ovviamente portato i traders a fare incetta di Petrolio, portando quindi l’Oro nero ai livelli attuali che hanno permesso a questa materia prima di chiudere al meglio la sessione.

EUR/USD

Per quanto riguarda il Forex, la coppia EUR/USD si è indebolita chiudendo la sessione in parità, dopo che il report sull’occupazione USA ADP ha affermato di aver aggiunto circa 214k di posti di lavoro durante il mese di Febbraio. I numeri hanno battuto le aspettative degli analisti, e hanno portato l’Euro a scendere, alimentando nuove speculazioni circa l’innalzamento dei tassi da parte della Fed.

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