HomeMercatiPuntare sul titolo Nike nel 2020 dopo risultati primo semestre in crescita

Puntare sul titolo Nike nel 2020 dopo risultati primo semestre in crescita


Quando mancano una manciata di sedute alla fine dell’anno, possiamo già affermare che Nike è stato uno dei migliori titoli dell’indice Dow Jones, con un ritorno in termini di valore pari a +35%. Le azioni del gigantesco retailer sportivo hanno terminato la seduta del 24 Dicembre, quasi invariate (+0,19%), fissando l’ultimo scambio a 100,13 dollari. Soltanto poche sedute fa, il titolo ha nuovamente aggiornato i propri massimi storici, toccando un picco a 101,4 dollari, in scia agli ottimi risultati sfornati nel corso del primo semestre dell’esercizio 2019-2020.

Nike nel periodo in esame ha realizzato ricavi pari a 21 miliardi di dollari, in crescita dell’8,6% rispetto ai 19,3 miliardi di dollari dei primi sei mesi dello scorso esercizio. Da ulteriore dettagli è inoltre emerso che tutti i settori hanno contribuito all’incremento del fatturato. Le entrate del settore delle calzature sono aumentate del 9,7% su base annua, salendo a 12,7 miliardi di dollari; i ricavi dell’abbigliamento sono lievitati del 6,8% a 6,4 miliardi di dollari; il fatturato delle attrezzature è aumentato del 6,8% a 789 milioni di dollari; mentre i ricavi del brand Converse hanno evidenziato un incremento dell’8,7% a assestandosi a 1 miliardo di dollari.

In netto miglioramento anche i margini. L’Ebitda ha fatto registrare un incremento del 10,7% salendo a 9,4 miliardi di dollari (44,9% dei ricavi) da 8,5 miliardi di dollari (44% dei ricavi) dello stesso periodo dell’esercizio precedente. In ascesa anche l’Ebit, che ha mostrato un aumento del 23,8%, passando da 2,3 miliardi di dollari (11,9%del fatturato) a 2,8 miliardi di dollari (13,5% del fatturato).

Di conseguenza, anche l’utile netto ha registrato un miglioramento significativo, pari a +28%,assestandosi a 2,5 miliardi di dollari (11,8% dei ricavi) da 1,9 miliardi di dollari (+10% dei ricavi) dell’esercizio 2018-2019. Allo scorso 30 Novembre, l’equity si era assestata a 9,4 miliardi di dollari, dagli 8,7 miliardi di dollari alla fine del mese di Novembre dello scorso anno. L’indebitamento finanziario netto, sempre al 30 Novembre era pari a 698 milioni di dollari contro i 58 milioni di dollari di fine Novembre 2018.

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Andamento azioni Nike sul breve-medio periodo


Come evidenziato tra le righe del precedente paragrafo, il titolo Nike è reduce da nuovi massimi storici, a cui, come evidente sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, sono seguite delle piccole prese di beneficio, che hanno spinto le quotazioni verso il primo supporto di brevissimo rappresentato dalla media mobile a 10 giorni (la linea di colore azzurro sul grafico con time-frame giornaliero, in alto).

Il primo supporto daily, invece, si colloca sulla media mobile a 25 giorni (la linea rossa sul grafico), che al momento passa poco sotto area 97 dollari. Impostazione tecnica di breve-medio periodo saldamente rialzista finché le quotazioni si manterranno al di sopra della media mobile a 50 giorni (la linea di colore verde sul grafico), che transita in area 94,60 dollari.

L’eventuale perdita di EMA 50, in chiusura daily o peggio ancora settimanale, potrebbe causare ulteriori cali con target in area 90 dollari. Il consolidamento oltre 100 dollari ed il successivo break-out dei recenti massimi, invece, potrebbe favorire un’ulteriore accelerazione al rialzo con target in area 108-110 dollari.

Pattern di trading sul titolo Nike (nike) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di recupero oltre 100,25$ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 100,85 e 101,80 euro; stop loss in caso di discesa sotto 99,25$ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 101,80$ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 102,85$ e successivamente a 103,50$; stop loss in caso di ritorno sotto 100,15$ in close orario o giornaliero.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 103,50$, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 103,90 e 104,95 dollari, estesi a 106,02$; stop loss in caso di ritorno sotto 101,40$ in close orario o giornaliero. Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 94,20$, in ottica di rimbalzo, in area 95,15 e 96,08 dollari, estesi a 96,70$; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 93$ in chiusura daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 99,25$ e consiglia di prendere i primi profitti in area 98,65 e 98,20 dollari; stop loss in caso di ritorno oltre 100,25$ in chiusura oraria.Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 98,20$ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 97,65$ e successivamente a 96,70$; stop loss in caso di ritorno sopra 99,25$in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 96,70$ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 96,08 e 95,15 dollari, estesa a 94,20$;stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 97,65$ in close orario o daily. Ed ancora, short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 106,02$ ,per sfruttare eventuali correzioni in area 104,95 e 103,50 dollari, estese a 101,80€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 107,10$ in chiusura di candela giornaliera.

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