Nelle ultime sedute sui mercati si accentua il trend ribassista per il prezzo del petrolio. I motivi alla base di questa inversione di tendenza in atto sono molteplici, fra cui l’aumento della produzione dello shail oil americano e il rafforzamento del dollaro. Ad influire sui prezzi anche l’effetto Donald Trump dopo l’annuncio dell’introduzione di dazi sui prodotti in acciaio e alluminio.
Prezzo petrolio: le previsioni al 05 Marzo 2018
Le quotazioni del petrolio proseguono nel trend al ribasso e pertanto le prospettive sull’andamento del greggio sembrano più lontane dalle stime di crescita degli analisti di soltanto qualche settimana fa. Sono molteplici i fattori che hanno spinto giù il prezzo dell’oro nero nell’ultimo periodo.
In primo luogo la crescita della produzione di shail oil da parte degli Stati Uniti, come evidenziato dalle ultime rilevazioni dell’EIA. Le scorte di greggio nella settimana conclusiva del mese di febbraio sono risultate in crescita di 2,4 milioni di barili, un dato superiore alle attese del mercato che stimava un incremento di 2 milioni.
La stessa agenzia americana dell’energia ha inoltre messo in risalto che la produzione di greggio ha toccato un nuovo primato oltre quota 10 milioni di barili al giorno, oltrepassando la soglia di gennaio pari a 9,9 milioni di barili.
Un altro fattore che ha influenzato i ribassi in atto nelle ultime sedute è stato il rafforzamento del dollaro e la debolezza dell’Euro. Il cambio EUR/USD è ormai lontano da quota 1,25, più volte vicino a battere questo importante prezzo target ma senza mai riuscirci.
Gli analisti prevedono che il cambio Euro Dollaro resterà su questi valori anche a marzo 2018 e dunque, vista la stretta correlazione tra il biglietto verde e l’oro nero, le quotazioni del petrolio resteranno probabilmente ancora piuttosto deboli.
Petrolio effetto Trump
I prezzi del greggio proseguono nel trend ribassista già in atto nelle ultime sedute anche a seguito dell’annuncio dei dazi sulle importazioni negli Usa per i prodotti in acciaio e alluminio.
Il mercato teme che sarà l’inizio di una guerra commerciale dopo che il presidente Donald Trump ha comunicato l’introduzione di tariffe sui due metalli per tutelare i produttori americani. Gli analisti stimano una ritorsione da parte dei principali partner commerciali.
Al momento sui mercati il prezzo del petrolio prova a risalire, con il Brent in progresso dello 0,89 per cento a 64.94 dollari ed il WTI in rialzo dello 0.95 a quota 61.83 dollari al barile.