Il petrolio continua a perdere terreno sui mercati delle materie prime. Il Brent è sceso al di sotto dei 60 dollari al barile, il Wti si avvicina alla soglia dei 50 dollari. Prezzi ai minimi da oltre un anno.
Petrolio prezzi giù
I prezzi del petrolio ai minimi dal mese di ottobre 2017. Le quotazioni della materia prima arretrano pesantemente nelle ultime sedute, con livelli di volatilità che non si registravano da diverso tempo.
Tra le ragioni di questi ultimi forti ribassi sui mercati petroliferi, certamente le prospettive peggiori sulla crescita dell’economia globale. Non aiutano nemmeno le tensioni commerciali tra gli Usa e la Cina mentre l’offerta di greggio continua ad aumentare.Cresce l’attesa per il vertice OPEC del 6 dicembre ma nel frattempo i 3 principali produttori (Usa, Russia e Arabia Saudita) proseguono ad estrarre a ritmi record.
Riad ha oltrepassato la soglia dei 10,7 milioni di barili al giorno ma ha annunciato l’intenzione di voler ridurre l’outlook.
L’imminente riunione di Vienna potrebbe portare ad un taglio della produzione di almeno 1 milione di barili, una misura non ritenuta però sufficiente dagli esperti a fronte del boom dello shale oil USA che si avvicina a grandi passi verso i 12 milioni di barili.
Trump ringrazia Riad
ll Presidente americano Donald Trump nei giorni scorsi ha ringraziato pubblicamente via social l’Arabia Saudita per aver accolto le sue richieste di mantenere i prezzi del greggio a livelli ragionevoli. Ridurre la produzione infatti non piace troppo né a Putin né allo stesso Trump.
Da un lato si rafforza l’alleanza tra Washington e Riad, dall’altro si consolidano i rapporti tra gli stessi sauditi e Mosca.I tre principali produttori di greggio al mondo stanno collaborando attivamente e sembrano avere le stesse visioni strategiche su come tenere i prezzi bassi. Per tale motivo gli analisti si domandano quale sarà in futuro il ruolo dell’Opec quando è ormai chiaro che le quotazioni vengono decise principalmente da 3 soggetti: Donald Trump, Vladimir Putin e Mohammed bin Salman.
Gli esperti si attendono per i prossimi mesi un prezzo del petrolio oscillare tra 60 e 70 dollari al barile, con quotazioni in contrazione di oltre il 30 per cento dai massimi del 2018.
Al momento sui mercati il Brent è in rialzo dell’1,77 per cento a 59,84 dollari ed il WTI in progresso dell’1,21 per cento a 51,03 dollari al barile.