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Petrolio: Opec caos, Qatar annuncia l’addio


Il Qatar ha comunicato questa mattina l’intenzione di uscire dall’ Opec. Punterà sul gas naturale, di cui è il primo estrattore al mondo. Una decisione che scombussola i piani del cartello dei produttori di greggio a pochi giorni dal delicato vertice di Vienna in programma giovedì 6 dicembre. La Russia nel frattempo ha ridotto l’output. Brent e WTI oggi in forte rialzo sui mercati.

Qatar si ritira dall’Opec

Lo Stato del Qatar questa mattina ha reso nota l’intenzione di ritirarsi dal cartello Opec. L’annuncio è arrivato pochi giorni prima del meeting di Vienna dei Paesi produttori di greggio fissato per il prossimo 6 dicembre.

Saad Sherida Al-Kaabi, ministro per gli Affari Energetici del paese, ha comunicato di aver informato la stessa Opec della decisione.

Il motivo è un cambio di strategie del paese che vuole puntare ad un maggior sviluppo nella produzione di gas naturale, incrementando l’output dalle attuali 77 milioni di tonnellate annuali a quota 110 milioni da raggiungere nel corso dei prossimi anni.Il Qatar ha prodotto 610 mila barili di petrolio al giorno in ottobre, undicesimo Paese nell’ambito dell’Opec. È l’estrattore di gas liquefatto naturale maggiore al mondo.

Al-Kaabi ha sottolineato inoltre che il suo paese proseguirà nella estrazione di greggio. Il Qatar era membro dell’Opec dal lontano 1961.

Una decisione inaspettata dagli analisti che temono possa complicare i già delicati equilibri nel comparto energetico.

Russia, cala la produzione

In attesa del vertice del 6 dicembre di Vienna dei paesi produttori dell’Opec, dal quale si attende un taglio di almeno 1 milione di barili al giorno, la Russia ha ridotto la produzione a novembre a 11,369 milioni di barili da quota 11,410 milioni registrati in ottobre.

È quanto reso noto dal ministro dell’energia russo, Aleksandr Novak, nella giornata di ieri.

Il prezzo del Brent nell’ultimo periodo ha registrato una forta discesa sui mercati, in calo di oltre il 30 per cento dai massimi dei primi di ottobre, quando invece si auspicava un balzo fino alla soglia psicologica dei 100 dollari al barile.

Dopo l’annuncio del Qatar di uscita dall’Opec, le quotazioni del petrolio però hanno ripreso a correre.

Il Brent al momento viene scambiato in progresso del 4,86 per cento a quota 62,35 dollari mentre il WTI americano si apprezza del 5,16 per cento a 53,56 dollari al barile.

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