Il prezzo del petrolio in lieve calo nelle ultime sedute. A preoccupare gli investitori la produzione in aumento dei paesi extra Opec che secondo gli analisti potrebbe vanificare gli sforzi dello stesso Cartello. Nel frattempo crescono le speculazioni sul nucleare che coinvolgono in primis Iran e Arabia Saudita.
Petrolio produzione paesi extra Opec
Il prezzo del greggio resta piuttosto debole sui mercati negli ultimi giorni dopo la diffusione di una serie di notizie riguardanti la produzione globale. Le quotazioni di petrolio hanno perso terreno a seguito della pubblicazione del report mensile dell’Opec, da cui è emerso che i produttori esterni al cartello aumenteranno le scorte per un ammontare di circa 1,60 milioni di barili al giorno nel 2018. Si tratta di un dato superiore alle precedenti stime di 1,40 milioni di barili. L’Opec sta provando da tempo a ridurre la produzione di petrolio, con il dichiarato intento di riequilibrare i mercati. Per tale motivo ha deciso di tagliare 1,8 milioni di barili al giorno fino a dicembre del 2018.
L’incremento dell’output dei paesi esterni all’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio va dunque a scontrarsi con i suoi obiettivi e di quelli della Russia, quest’ultima d’accordo nel ridurre la produzione. Nel suo report l’Opec inoltre segnala il forte ribasso nel periodo della produzione in Venezuela.
Petrolio quotazioni
Il prezzo del petrolio perde terreno nelle quotazioni sui mercati a seguito della pubblicazione degli ultimi dati della Energy Information Administration. Le scorte statunitensi sono infatti aumentate a 5,02 milioni di barili nella settimana che si è conclusa lo scorso 10 marzo, superando abbondantemente la soglia dei 2 milioni di barili attesi dal mercato. L’Agenzia per l’Energia ha comunicato inoltre l’aumento delle stime sulla domanda di greggio. Nel dettaglio, per l’anno in corso prevede una quota di 1,5 milioni di barili al giorno, con un incremento giornaliero di 100mila barili.
A pesare sulle quotazioni di greggio si sono aggiunte anche le speculazioni su un futuro accordo sul nucleare in Iran.
Secondo le ultime indiscrezioni, l’Arabia Saudita sarebbe interessata a portare avanti un progetto nucleare nella eventualità anche Tehran dovesse proseguire. Nel frattempo l’Iran ha aumentato nel periodo la produzione di greggio.
Il prezzo del petrolio sui mercati internazionali al momento è in calo, con il Brent in ribasso dello 0,35 per cento a quota 65,98 dollari e il Wti in contrazione dello 0,22 per cento a 62,2 dollari.