Quotazioni del petrolio in rialzo in attesa del vertice Opec di oggi che dovrebbe portare ad una estensione dei tagli alla produzione. A New York i futures sul greggio Wti con scadenza luglio salgono a 51,80 dollari al barile. Brent in rialzo a 54,44 dollari.
Petrolio vertice Opec
Prezzi del petrolio in aumento in attesa del meeting di oggi fra i principali paesi produttori di petrolio a Vienna per ratificare la decisione di estendere fino a marzo 2018 la produzione a 32,5 milioni di barili al giorno.
Dopo l’intesa sancita a fine 2016 per limitare l’eccesso di produzione che ha portato al crollo dei prezzi della materia prima, i dubbi permangono e le previsioni degli analisti al riguardo sono contrastanti. Alcuni osservatori ritengono che è probabile la decisione di estendere i tagli ma non oltre il 2017. D’altronde è evidente il forte calo delle quotazioni di greggio negli ultimi 3 anni, con il WTI che ha perso oltre il 50 per cento di valore, scendendo da un prezzo di più di 100 dollari ad uno mediamente di 50 dollari.
Petrolio: quotazione previsioni
Gli analisti di Goldman Sachs sono invece concordi nel ritenere che i tagli alla produzione già decisi dai paesi dell’OPEC hanno permesso di ridurre l’eccesso di offerta rispetto alla domanda e per tale motivo si attendono una crescita dei prezzi del greggio nella seconda parte del 2017.
Diversi osservatori sono convinti che il prezzo del greggio rimarrà stabile per un periodo di tempo relativamente lungo, attestandosi nella fascia 40-60 dollari al barile e stabilizzandosi a questi livelli per tutto l’anno in corso.
Secondo quanto affermato invece dagli analisti di Citigroup, il mercato ha finalmente raggiunto il tanto agognato equilibrio ed il prezzo del Brent per la fine dell’anno è atteso a 60 dollari al barile.
Gli esperti dalla banca d’affari americana, si attendono nella riunione OPEC di oggi, non solo una decisione che porterà ad una estensione dei tagli ma anche a un possibile aumento oltre quota 1,8 milioni di barili al giorno.
Al momento comunque il sentiment prevalente è di un rally del prezzo del petrolio dopo il prossimo 25 maggio e la quasi probabile decisione di estensione dell’accordo.
Nel frattempo giunge la notizia della divisione del Dipartimento dell’Energia americano (EIA) di scorte di petrolio in flessione di 4,4 milioni di barili nella scorsa settimana, oltre le attese del mercato. In calo anche le riserve strategiche di greggio di 400mila barili.