Creare un unico sistema digitale che metta al centro del processo di acquisto il cliente e le sue esigenze: questa è la nuova mission di Ryanair, che si prepara a sbarcare con un progetto digitale completo e complesso nel campo del turismo.
Ryanair: il progetto
Il ragionamento di base è alquanto semplice, perché chi pianifica un viaggio si trova prima di tutto a cercare un biglietto d’aereo conveniente e quindi passa alla ricerca dell’alloggio. Ryanair non offre attualmente la combinazione di servizi, quindi l’utente si reca nel suo sito e scappa, per cercare soluzioni convenienti di alloggio negli altri portali che le propongono. Questo doppio passaggio fa perdere tempo ed energie all’utente, che deve confrontare i prezzi, senza avere la certezza di avere concluso un buon affare. Il colosso aereo low cost si prepara quindi a sbarcare con un progetto di tutto rispetto, che sulla carta si propone di diventare il referente unico per il viaggiatore. La compagnia desidera, infatti, aggiungere all’offerta di voli la possibilità di prenotare l’alloggio, di stipulare un’assicurazione di viaggio e di cercare l’auto per gli spostamenti interni, il tutto in modo veloce e snello e con l’intenzione di sbaragliare la concorrenza di portali quali Booking.com, Trivago o Expedia solo per citare i più conosciuti.
Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, si propone di attuare questa sfida con un’offerta che vince dal punto di vista del prezzo. Il prezzo migliore è ciò che può far emergere Ryanair e trasformarla nella piattaforma di riferimento unica per chi sta organizzando il proprio viaggio. La strada è già spianata da Ryanair Rooms che si occupa di ricerca alloggi, da Ryanair Holidays che organizza pacchetti di viaggio completi e da Car Hiring che permette agli utenti di noleggiare l’auto per gli spostamenti interni, nonché da Europ Assistance che propone la polizza viaggio aperta della durata di un anno. Il prossimo passo interessa il dialogo con le ‘future’ rivali, quindi Hostels.com e Airbnb, con uno scenario duplice che si profila all’orizzonte. La società irlandese potrebbe, infatti, aprire una collaborazione o scegliere di scendere in campo con atteggiamento di aperta sfida e lo stesso Ceo ha dichiarato che la società sta valutando entrambi gli scenari. L’obiettivo ultimo è di diventare protagonista, quindi di offrire i servizi in prima persona, senza restare vincolati a un unico ‘fornitore’ di alloggi e ampliando l’offerta agli appartamenti, ai B&B e agli ostelli.
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Ryanair: i numeri
Ad imporre la rivoluzione digitale ci pensano i numeri, perché Ryanair può oggi contare su 117 milioni di passeggeri che raggiungeranno quota 200 mila entro il 2024 e la stessa piattaforma che non riesce a contenere la domanda. Alla rivoluzione contribuisce anche la profilazione dei passeggeri Ryanair, che sono mutati nel corso degli anni. Non si tratta più di studenti o giramondo a caccia dell’offerta migliore, ma di famiglie, manager e clienti che necessitano di un’offerta di viaggio completa.
Ryanair deve quindi diventare multitasking e ci sta riuscendo nella pratica con il potenziamento dei veicoli e delle rotte, su ultimo l’aeroporto israeliano di Ovda che accompagna i turisti europei a Eilat, sulle rive del Mar Rosso. La diversificazione dell’offerta servirà quindi ad aumentare quelli che sono i servizi ancillari e l’idea del manager O’Leary guarda a un modello di sharing quale Airbnb e al ‘pedaggio’ che gli utenti devono pagare per far incontrare la domanda con l’offerta. Si tratterebbe di una fee, di una tassa che gli utenti potrebbero pagare per la ricerca d’alloggio, che nelle intenzioni del CEO dovrebbe scendere clamorosamente assestandosi al 5% del costo. Chiedendo una percentuale così bassa, contro il 20% di Airbnb, il passeggero sarebbe invogliato ad effettuare la prenotazione sul sito Ryanair e la stessa compagnia potrebbe tenersi stretto il cliente, offrendo un servizio completo e decisamente vantaggioso dal punto di vista economico.
La stessa procedura potrebbe essere applicata alla prenotazione della stanza d’albergo. Booking chiede attualmente il 15% fino al 20% del costo, ma Ryanair guarda a percentuali molto più basse, un 5% che, ancora una volta, potrebbe sbaragliare la concorrenza e rendere la piattaforma della compagnia irlandese il vero punto di riferimento per gli utenti che stanno organizzando il loro viaggio.