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Petrolio vola ai massimi dal 2014


Prosegue la corsa delle quotazioni del petrolio, ai massimi dal 2014. Nelle ultime sedute il complicato scenario geopolitico ha spinto il mercato verso nuovi acquisti della materia prima, con il Brent che si è avvicinato a quota 80 dollari. Nel frattempo l’Iran ha annunciato nuove misure per contrastare le sanzioni Usa.

Petrolio, scenari internazionali

Vola il prezzo del petrolio nelle ultime ore, con il Wti che oltrepassa la soglia dei 76 dollari e il Brent vicino agli 80 dollari al barile.

I complessi scenari geopolitici modificano di fatto anche le quote dei paesi produttori, con Arabia Saudita, Russia e Stati Uniti pronti a riversare sul mercato ulteriore greggio, sopravanzando i paesi che al momento registrano difficoltà di approvvigionamento, su tutti Iran, Venezuela e Libia.

Via Twitter, Donald Trump ha chiesto a Riad di aumentare la produzione fino a 2 milioni di barili al giorno per compensare la minore estrazione di Iran e Venezuela. È stato confermato dai sauditi il colloquio telefonico avuto tra il presidente americano ed il Re Salman, entrambi d’accordo sulla necessità di tutelare la solidità del mercato e prevenire l’insorgere di una insufficienza dell’offerta di greggio.L’Arabia Saudita avrebbe già aumentato l’output di 700mila barili giornalieri rispetto allo scorso mese, portando le estrazioni a quota 10,7 milioni di barili al giorno.

Non si ferma nemmeno la produzione degli Usa. Gli ultimi dati di giugno sono pari a 10,9 milioni di barili al giorno, con un vero e proprio boom per le esportazioni (3 milioni di barili). La stessa Russia si è detta disponibile ad accrescere la produzione e portare la sua quota giornaliera oltre gli 11milioni, vicina ai massimi storici per il paese del ministro Alexandr Novak.

Petrolio, Iran contro sanzioni USA

Per contrastare le sanzioni degli Usa, l’Iran darà il suo beneplacito all’esportazione di petrolio al settore privato. È quanto dichiarato dal vice presidente del paese, Eshaq Jahangiri. Lo stesso Jahangiri ha sottolineato che gli Stati Uniti non hanno alcun potere in merito alla riduzione di acquisti di greggio iraniano da parte delle nazioni estere.
In questo modo l’Iran potrà vendere petrolio e svincolarsi dalle sanzioni. Un progetto che prevede la quotazione del greggio in Borsa e la possibilità per il settore privato di acquistarlo.

Nel frattempo le quotazioni del petrolio sono in calo in avvio di settimana, con il Brent in flessione dell’1.01% a 78.43 dollari ed il WTI dello 0.59% a 73.71 dollari al barile.

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