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Arriva un bel quantitative easing dalla BCE!

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Si parte, ecco il Quantitative Easing,

Oggi, il presidente della Banca Centrale Europa, Mario Draghi, ha confermato che la Banca Centrale Europa inizierà a Marzo l’acquisto di 60 miliardi di euro al mese di titoli di stato. Questo acquisto perdurerà fino al 2016. Incrementando il bilancio della BCE, Draghi e gli addetti ai lavori delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea si aspettano che l’inflazione torni quindi a livelli intorno al 2%.

Il Quantitative Easing per la Banca Centrale Europea non sarà sicuramente cosa facile. La BCE è una di quelle banche ad aver provato con più strumenti (e anche acrononimi) a tamponare questa crisi, da ricordare i vari TLTRO, OMT, SMP e via dicendo, e quasi nessuno di questi sistemi è stato decisivo per le sorti dell’Eurozona.

Oggi quindi, Il 22 gennaio 2015 c’è stato l’annuncio che il Quantitative Easing “s’ha da fare”, e a pieno regime.

Il 20% netto dell’acquisto di assett sarà soggetto a un regime di rischio condiviso tra le varie nazioni. Quindi in caso di potenziali perdite, queste saranno a carico delle rispettive banche centrali nazionali. Nel botta e risposta delle conferenza stampa, Draghi ha confermato che queste banche centrali compreranno titoli “allo stesso livello”.

Somiglianze con la Federal Reserve

Questo Quantitative Easing, è molto simile a quello che è stato fatto nell’ormai anno passato, dalla Federal Reserve (FED). Draghi sta rimodellando la struttura della Banca Centrale Europa, facendola diventare molto più aggressiva, che si prenderà alcuni rischi anche senza il benestare della Germania, la più grande economia Europea.

Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann e Sabine Lautenschlaeger hanno sottolineato il fatto che, secondo loro, il Quantitative Easing della BCE non è necessario e riduce gli incentivi dei governi per le riforme strutturali.

Interessante vedere che, Mario Draghi, è arrivato in ritardo di qualche minuto alla conferenza, che molto probabilmente è stata e sarà la più importante del 2015. In contemporanea, Angela Merkel stava tenendo una conferenza a Davos, per l’appuntamento annuale al World Economic Forum. Angela ha insistito sul fatto che non è più possibile perdere tempo sulle riforme economiche che devono essere fatte nell’Europa, anche se i leader dell’Unione Europea fanno pressione sul fatto che i rischi di possibili disordini sociali nell’Europa del Sud, sono in pauroso aumento.

L’Euro intanto, al momento della scrittura dell’articolo, sta testando il supportone a 1.14, giù di un 200 pips circa rispetto al pre-ECB.

L’Economia deve ripartire secondo Draghi

Secondo Mario Draghi, i prezzi bassi del petrolio aiuteranno le famiglie e il recupero dell’economia in generale. Tuttavia, il processo di uscita dalla crisi dell’UE, sarà minato dagli alti tassi di disoccupazione e dell’altissimo debito pubblico. I rischi di una possibile nuova crisi sono tanti, ma ciò che la Banca Centrale Europea ha fatto e sta facendo con il Quantitative Easing dovrebbe quantomeno migliorare i prossimi dati macroeconomici.

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