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Petrolio: domanda in crescita, emergenza Venezuela

Da un lato le sanzioni Usa ad incidere sul petrolio iraniano e dall’altro l’acuirsi della crisi in Venezuela. La domanda di greggio cresce ma per l’Opec soddisfare il fabbisogno del mercato diviene sempre più complicato, in vista anche della riunione a fine mese per rivedere gli accordi sulle quote. Nel frattempo aumentano gli impianti di trivellazione negli Usa.

Venezuela, crollano le esportazioni di greggio

Al collasso le esportazioni di greggio in Venezuela, una situazione difficile per i paesi Opec in previsione del vertice di fine mese che prenderà in esame la valutazione della revisione degli accordi produttivi.Nelle ultime ore si sono aggiunte ulteriori problematiche legate all’Angola e al Messico, entrambi protagonisti di un forte calo dell’output.

In vista della riunione del 22 giugno, tutto sembra far presagire che non ci sarà alcun aumento dell’estrazione di greggio. Sono già quattro i paesi contrari. Oltre ad Angola e Messico, anche Venezuela e Iran. La questione è diventata ancora più bollente dopo la richiesta della Casa Bianca di sostituire le forniture di petrolio di Iran e Venezuela con un incremento dell’output dell’Arabia Saudita.

Il punto cruciale al momento comunque rimane la produzione del Venezuela, in ritardo rispetto agli accordi di circa mezzo milione di barili al giorno in questo mese, a cui andranno ad aggiungersi un altro milione dell’Iran. Il Venezuela non riesce più a rispettare i termini per le consegne e le società petrolifere del paese hanno chiesto deroghe ai fornitori ma la situazione si fa di giorno in giorno più insostenibile.

Le stime per il mese di giugno indicano un export del paese più che dimezzato a 700mila barili rispetto al milione e mezzo da consegnare.

Cali sostenuti anche in Messico, dove i tagli sono stati maggiori di quanto previsto dagli accordi, poco meno di 2 milioni di barili giornalieri rispetto ai 2,2 milioni attesi.

Quotazione Petrolio in tempo reale

Vediamo come sta variando il prezzo del petrolio in questo momento:

Petrolio: in Usa impianti in crescita

Nel frattempo prosegue la crescita del numero di impianti di trivellazione di petrolio negli Stati Uniti. Dalla fine di marzo il loro numero è stato registrato in costante aumento. In base agli ultimi dati diffusi dalla società di servizi statunitense Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione sul suolo americano ha raggiunto le 862 unità, con un incremento di 121 pozzi rispetto allo scorso anno.

Secondo quanto comunicato dall’agenzia americana per l’Energia (EIA), la produzione di shale oil a fine marzo ha toccato i 10,47 milioni di barili al giorno, circa 215 mila barili in più rispetto al mese precedente.

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